Elio Moncelsi

Elio Moncelsi

Nella mia veste di illustratore vengo spesso contattato da amici per interpretare con la mia tecnica grafica alcune loro ricerche storiche, poesie o composizioni di varia natura. È necessario quindi avere competenze su campi che vanno oltre il semplice saper disegnare: bisogna conoscere la storia, l’ambiente, l’antropologia e altre discipline che possono essere coinvolte nell’illustrare, nero su bianco, un concetto, un evento, un momento che sia signicativo ed esauriente per far partecipi altri di ciò che qualcuno ha dentro. Il disegno è da sempre stato un modo per comunicare, condividere, insegnare: un modo per interagire tra di noi, insomma. Così, quando il mio amico da sempre Elio Aste (che non saprei definire con un ruolo preciso, data la sua grande versatilità) mi ha chiesto di illustrare una sua poesia che descriveva la pratica del geronticidio nella Sardegna antica, ho realizzato questo disegno a china con la tecnica “a ragnatela” così cara al pittore Ballero. L’ambientazione è l’apertura della voragine del Golgo, a Baunei: i personaggi sono un vecchio che saluta il giovane figlio e una processione di accompagnatori per il rito del sacrificio, secondo come racconta lo scrittore Timeo. Senza entrare nella disquisizione se sia attendibile o meno questa testimonianza (non sono un antropologo così come non ho titoli che possano confermare o confutare questa pratica antica) mi sono applicato a descrivere graficamente il momento del distacco tra padre e figlio: distacco doloroso, dove la riluttanza è espressa da quel legame tra le dita delle mani che non vogliono staccarsi quasi che non vogliano lasciarsi, rompendo un legame d’affetto più che di sangue. Il momento doloroso del distacco è nel mio intento un preludio al rifiuto di una pratica crudele ingiusta e barbara come il sacrificio dei vecchi che possono essere divenuti un peso per l’economia di una società arcaica come quella in esame. Vi è una leggenda infatti che riporta come fu abbandonata la crudele pratica qui descritta: il vecchio, narra la leggenda, dice al giovane che un giorno anche a lui capiterà di essere accompagnato dal proprio figlio per essere precipitato nella voragine. Fu così, si dice, che tale usanza cessò. Per la realizzazione di questa illustrazione è stata necessaria quindi una intensa sinergia tra il poeta e scrittore (ricordo che è anche un esperto speleologo) Elio Aste e me, che dovevo tradurre visivamente l’immagine che lui descriveva con i suoi versi poetici.


Voragine del Golgo

Elio Aste (Pagina Facebook) (Sito personale)

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