Come il pane nel cuore

Come il pane nel cuore

Che cosa rendesse quel pane più buono degli altri non si era capito nel paese di Pedramanna. Tutti capirono di non poter eguagliare quel pane così perfetto che custodiva qualcosa di prodigioso, di nascosto agli occhi, d’invisibile ma potente, qualcosa difficilmente imparato anche se insegnato. Si trattava di qualcosa che prendeva vita dal cuore di nonna Mena e profumava di sacralità.Ed è intorno a quel pane che nutre e unisce che si intrecciano le vite di tante persone. Tzia Maria che, grazie al grande cuore di nonna Mena, riuscì a risollevarsi dal dolore di essere rimasta orfana, apprendendo con passione la misteriosa arte della panificazione. Salina, la bellissima figlia che Tzia Maria non ha mai avuto. Violeta, che non era mai uscita dal suo paese. Bonaria, che coltiva i fiori più belli.Tante vite, tanti volti, tante personalità e tanti intrecci in una cornice di un luogo dove il tempo riesce a mantenere inalterato il profumo ardente della tradizione, ma non frena la tentazione di conoscere nuovi mondi. Amore, dolore, amarezza, ostacoli, unione, forza e un’emozionante benedizione: “Tzia Maria, benedico le vostre mani e le mani di tutte voi, che nel pane mettete l’amore, che un pane sacro come il vostro arrivi a ogni essere di questo mondo”.

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AG Lute administrator