*IL TEMPO SOSPESO*
LE PAURE DEI BAMBINI IERI E OGGI
dal diario di mia sorella e una mia foto a rappresentare le paure dei bambini ieri e oggi:
"Buon
giorno!
Sono
di nuovo qua: Niente è cambiato, c’è sempre intorno quel silenzio
assordante, quell’ansia che ti attanaglia e la paura.
Penso
ai tanti bambini che da diversi giorni sono costretti a stare in casa, privati
dei loro compagni, delle festicciole fatte insieme, delle nuotate in piscina,
dei momenti di sport.
Penso
anche ai genitori che, dietro una maschera di serenità, devono nascondere
ansie e preoccupazioni.
Forse
anche loro, come Benigni in "La vita è bella", avranno cercato di
camuffare questa brutta situazione, di organizzare il quotidiano, di creare
giochi e fantasie.
Forse
per quei bambini il signor "Coronavirus" è un uomo cattivo che, se
vede qualcuno per strada, lo porta via.
Allora
tutti a casa per fargli dispetto, piccoli e grandi, come in un gioco di sfida.
Se quel brutto signore non troverà nessuno in giro presto se ne andrà via a
mani vuote.
Le
paure dei bambini di oggi sono diverse da quelle che vivevamo noi bambini di
ieri. Per noi, gli adulti avevano inventato tanti spauracchi minacciosi.
Ricordo
che a casa mia, se si faceva qualche monelleria, lo spauracchio era
"l’uomo nero". Già da allora c’era una forma di razzismo, il
diverso faceva paura.
Per
la mia nonna spagnola lo spauracchio era "el Cocò" che mangiava i
bambini che non volevano dormire.
C’era
anche "Momotti" o "Bobbotti", un uomo con un grande
mantello nero e il cappuccio che passava di casa in casa e ascoltava dietro le
porte se qualche bambino faceva i capricci.
L’"Orco"
non solo era un personaggio delle fiabe ma poteva capitare che
"zi’Orcu" circolasse anche vicino a casa nostra pronto a portarci
via dentro un sacco.
Nei
giorni estivi non potevi uscire durante le ore più calde perché potevi
incontrare "sa Mama ‘e su sole", una donna bellissima che, se ti
incontrava, ti toccava la fronte e subito ti veniva la febbre, oppure una sua
amica mostruosa "Maria pettenedda".
Così
pure non potevi uscire se c’era vento perché fuori c’era "Maria ‘e su
bentu",una donna vecchia, spettinata,con gli occhi di fuoco.
Allora
nelle campagne, in ogni "cunzau",c’erano i pozzi, naturalmente noi
bambini non ci potevamo avvicinare, non perché poteva essere pericoloso, ma
perché potevi incontrare la guardiana del pozzo "Maria Mangrofa".
Ricordo
che una volta, forse per Pasquetta,eravamo in una casa di campagna dei miei
zii, nella valle di Isporosile.
Là
c’era un pozzo, io cercavo con ogni scusa di avvicinarmi e invitavo gli altri
bambini a seguirmi perché, finalmente, potevo vedere "Maria
Mangrofa".
Quando
insegnavo a Orosei, parlando degli spauracchi dei bambini, gli alunni mi hanno
detto che non potevano andare in una certa campagna vicino al paese perché lì
abitava "Maria Mangrofa" che faceva paura solo a nominarla e mi
hanno raccontato la sua storia. C’era un villaggio chiamato "Ruinas"
(che poi si è ingrandito ed è diventato Orosei), qui viveva una ragazza
bellissima dai lunghi capelli biondi, era fidanzata ma un giorno il fidanzato
partì e non si fece più vedere. Maria era sempre triste, lasciò la sua casa
al villaggio e andò a vivere in una grotta vicina ad un pozzo. Passava il
tempo al telaio dove tesseva tele bellissime, ma non si curava più di se
stessa:aveva i capelli arruffati, gli abiti strappati, le unghie lunghe come
artigli, era diventata gobba e molto cattiva. Portava via tutte quelle persone
che si avvicinavano alla sua grotta o al suo pozzo. Si diceva che, a volte,
andava a cogliere le erbe palustri lungo un tratto del fiume Cedrino
che,ancora oggi, è chiamato "sa costa de zia Maria Mangrofa".
Ieri,i
grandi,avevano creato per noi degli spauracchi che incutevano timore ma
stimolavano le nostre curiosità e la nostra fantasia. Forse anche i bambini
di oggi ,in questo momento così particolare, avranno immaginato questo
signore cattivo, forse un re con la corona che vuole comandare, ma che certo
non vincerà perché noi stiamo a casa, ma fuori ci sono tanti super eroi che
provano a sconfiggerlo e vinceranno.
Buona
e serena giornata a tutti."
buona giornata a voi tutti
Marilena
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